Il tè fa parte della vita quotidiana di interi popoli e ogni paese ha il suo modo di prepararlo e di berlo. Si beve puro, con lo zucchero, vi si mescolano spezie, burro, riso, latte, foglie di menta; si prepara in teiere di metallo, di terracotta, di porcellana e si serve in tazze e bicchieri delle dimensioni più varie, vi si abbinano stuzzichini dolci o salati. Bevanda di tutti i giorni, il tè diventa in alcuni casi un rito, una raffinata cerimonia.
Gongfu Cha è il nome del cerimoniale cinese del tè, un modo raffinato per servirlo ed apprezzarne il gusto.
Gongfu, o Kung fu, è un termine che si applica in Cina ad ogni arte praticata dall'uomo con maestria, qui associata alla parola cha che significa tè.
Esprime modalità di comportamento che richiedono regole precise e l'uso di particolari utensili. È una cerimonia diffusa anche nelle sale da tè in Fujian e Taiwan. Il tè più utilizzato per questa preparazione è l’Oolong, semi-ossidato, e il risultato è un infuso molto marcato che si sorseggia come un liquore in tazze minuscole.
In accordo al tipo di tè, dopo aver accuratamente sciacquato ogni oggetto, si riempie la piccola teiera anche fino alla metà di foglie di tè. Vi si versa sopra acqua ben calda e dopo pochi secondi si getta via la prima infusione, in una operazione che viene detta “sciacquo delle foglie”.
Un vassoio in legno o ceramica, dotato di serbatoio consente di raccogliere questo risciacquo. Si ripete quindi una seconda infusione anch’essa breve versando nuovamente acqua calda sulle foglie di tè e si degusta centellinandola. Si ripetono dalle quattro alle sei infusioni sulle stesse foglie di tè ed ogni infusione risulta diversa dalla precedente.
La cerimonia del tè Cha no yu, conosciuta anche come Chado, alla lettera la via del tè, è una delle
tradizionali arti giapponesi. Il tè che viene degustato e preparato è il Matcha, il tè verde in polvere.
Codificata da Sen no Rikyu, famoso maestro del tè, quest’arte riprende la tradizione fondata dai monaci zen e si fonda su quattro concetti basilari: armonia, rispetto, purezza, tranquillità. La cerimonia si svolge in piccole costruzioni di legno situate in giardini ricchi di acqua e rocce.
La stanza del tè così come gli utensili sono improntati alla semplicità e naturalezza. Il rituale coinvolge colui che prepara il tè e gli ospiti, che seguono precise regole di abbigliamento e di etichetta. La casa del tè comprende una sala da tè, una stanza per la preparazione, una piccola sala d'attesa e un sentiero che attraversa il giardino. Gli utensili base utilizzati sono la ciotola per il tè o
chawan, il contenitore del tè o natsume, il frullino di bambù o chasen e il dosatè di bambù o chashaku.
La cerimonia completa dura quattro ore con una prima parte in cui viene servito un pasto leggero di sette portate kaiseki, a seguire un intervallo e poi la parte vera e propria della cerimonia durante la quale viene servito il koicha, il tè più denso e l'usucha, un tè più leggero.
La tradizionale cerimonia del tè marocchina è conosciuta anche come Atay Bi Naa Naa ed è considerata l'espressione più raffinata dell'ospitalità.
Il tè utilizzato è il tè verde cinese, Special Gunpowder, noto per la sua freschezza e le qualità dissetanti. Di solito è il capo famiglia che si occupa della preparazione del tè che viene servito zuccherato e aromatizzato con la menta marocchina, una varietà particolarmente dolce e dall’aroma marcato. Una o due teiere sono preparate allo stesso tempo: il padrone di casa mette un pizzico di tè verde in ognuna, aggiunge una tazza di acqua bollente e versa in un bicchiere, quella che viene detta l'anima del tè, in arabo errouh.
Versa di nuovo acqua bollente nella teiera e risciacqua rapidamente le foglie per togliere in parte l'amaro. Una manciata di foglie di menta e un grosso pezzo di pan di zucchero sono poi aggiunti in ogni teiera, insieme all'anima del tè e l’acqua bollente.
Dopo pochi minuti d’infusione, agita l'infuso, per passarlo in un bicchiere e poi di nuovo nella teiera; lo assaggia, aggiungendo qualche foglia di menta o zucchero se necessario.
Poi, alza la teiera in alto e versa il tè nei bicchieri, che offrirà agli ospiti su un vassoio d'argento finemente inciso.
Fine seconda parte.
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