Il celebre marchio del gruppo Campari, che ha fatto la fortuna con lo spritz, rafforza la sua identità di marca con la creazione di un bicchiere unico, disegnato da Luca Trazzi, allievo di Aldo Rossi
Da liquore regionale amato nel Veneto e poco più, a prodotto di culto internazionale nel giro di due lustri. La centenaria storia dell’Aperol ha accelerato molto negli ultimi anni, sotto la regia del gruppo Campari che aveva acquisito il marchio nel 2003. Da allora, grazie allo spritz, di cui è l’ingrediente riconoscibile, l’aperitivo è diventato una moda anche nel sud Italia, finora un po’ freddo verso il consumo after dinner, oltre che in Europa e pian piano anche Oltreoceano, con tassi d crescita che nel primo trimestre del 2016 hanno superato il 20% complessivamente.
Adesso è arrivato il momento, per il gruppo milanese, di rafforzare l’iconografica del suo brand arancione e la scelta è caduta sul bicchiere dove viene preparato e servito lo spritz. Un ‘signature glass’, per usare il gergo del marketing, il cui intento è quello di rafforzare l’identità di marca nei confronti del consumatore. Per disegnare il nuovo bicchiere, Campari ha scelto Luca Trazzi, design veronese ma trapiantato a Venezia che è nato come architetto e si è formato alla scuola di Aldo Rossi, tra i più importanti disegnatori italiani della fine dello scorso millennio. Per presentarlo ufficialmente la società ha scelto il museo che ospita la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, di cui il marchio ‘arancione’ è sponsor e partner nell’organizzazione di un frequentatissimo aperitivo un lunedì al mese.
Il concept cardine alla base della creazione del nuovo calice riprende la bottiglia dell’Aperol, di cui riporta nel gambo la caratteristica curva della base del collo per un effetto finale dalle linee sinuose, slanciate e originali, ma con un dettaglio che rimanda alla tradizione.
“Ho disegnato questo calice pensando a un oggetto non minimalista – racconta Luca Trazzi –, ma solido e funzionale, in grado di distinguersi dalla classica cristalleria di casa o di un locale. Questo calice è stato pensato per dialogare con gli altri oggetti che lo circondano, per essere presente e visibile nel momento di socialità rappresentato dall’aperitivo, ma soprattutto per abbracciare e dare risalto al suo contenuto. Il famoso color arancio dell’Aperol Spritz viene esaltato grazie alle linee morbide e rotonde del calice; in fondo, vista la forma che ho scelto per questo bicchiere, è come se questo drink uscisse e tornasse dalla bottiglia Aperol”.
Il nuovo bicchiere inizierà ad essere distribuito, solo in Italia per il momento, a partire da luglio è verrà prodotto in migliaia di pezzi che entreranno a pieno titolo nel corredo degli strumenti di marketing utili a sostenere la marca e a attivare nel consumatore una maggiore consapevolezza di ciò che sta degustando.
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