

"La Federazione Italiana Barman, attiva dal 2001 in tutta Italia, è un punto di riferimento per le istituzioni, le imprese, il mondo della scuola e della formazione per il settore beverage.
FIB è prima di tutto una questione di stile: dietro al bancone del bar servono professionalità, passione ed eleganza.
Le nostre mission principali sono tre:
Educare giovani e meno giovani alla professione di barman
Diffondere la filosofia del bere consapevole
Organizzare eventi e concorsi di carattere nazionale
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I NOSTRI NUMERI
10500+ tesserati
16 Academy
750+ Corsi ufficiali organizzati
5.000.000+ cocktails serviti
… sono solo alcuni dei numeri che caratterizzano una scommessa diventata in vent’anni una realtà leader del bevarage italiano!

"La FIB attraverso i corsi di formazione professionale vuole plasmare nuovi barman che racchiudano la classe e la competenza dei grandi barman del passato e la dinamicità dei tempi d’oggi.
Con degustazioni, stages, manifestazioni, fiere… si farà conoscere agli altri e, scopo non meno importante, farà conoscere i prodotti e le loro miscelazioni, per far si che i clienti siano sempre più coscienti di quello che bevono e che possano allo stesso tempo essere da sprone per noi ad essere sempre più professionali sul posto di lavoro. La speranza dei soci fondatori è che questa associazione possa essere sempre una tavola rotonda, a cui si siederanno in maniera paritaria tutti i soci, anche quando la nostra giovane associazione conterà migliaia di iscritti. La FIB da allora ad oggi è cresciuta, conta 10500+ iscritti e cerca di portare avanti gli obiettivi che vennero individuati alla costituzione."


È lucano il cocktail a km zero più buono d’Italia premiato a Cagliari, lo Sparkling Tour alla Sardegna con la vittoria di Nicola Ansaldi nel concorso dedicato alle bollicine
Il CIB PRO parla ancora un volta lucano! É infatti la Basilicata, già campione nel 2017, a trionfare nel Campionato Nazionale Barman a squadre regionali. La manifestazione organizzata da FIB – Federazione Italiana Barman, andata in scena all’Hotel Regina Margherita di Cagliari, si è confermata un evento unico nel suo genere, un vero e proprio giro d’Italia del gusto, dal bicchiere al piatto, con un altissimo livello professionale ed un’attenzione massima alle materie prime e alla loro provenienza regionale. Tra i tanti barman professionisti arrivati da tutta Italia ha avuto la meglio la squadra lucana, composta da Paolo D’Amore, Antonio Camardo e Giulio Bonafede, che ha proposto un cocktail a base di infuso di castagne e altri prodotti tipici della Basilicata (Cordial Caffè Amaro Lucano, Ficotto Terravecchia di Pisticci, Imperial Stout So Biologa Birrificio del Vulture). Un richiamo aromatico alla tradizione ancestrale Lucana della figura del Masciaro, lo stregone che con i suoi infusi trovava cura ai mali fisici e dell’anima del tempo. La tecnica di preparazione del drink “U Masciar – il masciaro” racconta un momento importante per la miscelazione di totale incrocio con la cucina, con una cottura criogenica a bassa temperatura tramite Dry Ice, ispirandosi alla più antica tecnica di preparazione di un miscelato, datata 1632, di origine indiana, il punch. Per accompagnarlo la Basilicata ha preparato come appetizer Lecca Lecca di Pecorino di Moliterno, Tuille di Lenticchie con Maionese di Crusco, Zabaione Freddo Salato al Tartufo nero di Serrapota di Carbone su Ficotto, Chutney piccante di mango con Peperone Crusco.
La Gazzetta del Mezzogiorno

La Basilicata con un cocktail a base di Amaro Lucano Anniversario in infusione con rosmarino e rosa, Gentlemate Brandy scuro con pere di Roccanova in macerazione, liquore al finocchietto di mare di Maratea , sciroppo di miele agli agrumi di Ripacandida e Tintura Jeffersn Bitter extra strong prodotta tra Basilicata e Calabria, a chiudere un velluto di chinino. A preparare questa meraviglia sospesa tra recupero della tradizione e sperimentazione contemporanea la squadra di barman composta da Salvatore Montemurro, Antonio Camardo e Rocco Amendolara, selezionati dal responsabile dell’Academy FIB Basilicata Paolo D’Amore. Ad accompagnare il cocktail un banchetto dai profumi e dai sapori tipicamente lucani: dalla ciambottina lucana con il Pistacchio di Stigliano al cous cous materano, dal polpo dello Ionio alla mormora lucana, passando per il baccallà delle montagne materane. Altissimo il livello della competizione che ha presentato un vero e proprio spaccato gastronomico e del bere di qualità dal nord al sud d’Italia.
“Alcune delle ricette e delle preparazioni di questi ragazzi mi hanno fatto addirittura commuovere – ha commentato il presidente nazionale della Federazione Italiana Roberto Giannelli – perché ho visto in questa manifestazione i presupposti per un futuro di grande livello per il settore in Italia. I barman FIB sono riusciti in quello che è l’obiettivo dei nostri corsi unire tecnica e professionalità elevate a creatività e sperimentazioni capaci di interpretare il contemporaneo”.
La Nuova