L’Italia è il paese dei bar! Ne esistono tantissime tipologie e infinite sfumature. C’è il bar che apre la mattina per le colazioni e chiude prima di cena, quello che apre il pomeriggio e chiude tardi la notte, il tea room, la pasticceria, la caffetteria pura, l’american bar….
Generalmente le differenze tra un bar e l’altro sono determinate dalla tipologia di clientela e dal tipo di servizio o prodotto offerto.
Il bar fa parte dello stile di vita degli italiani.
Impossibile prescindere dal bar come luogo di ritrovo o come semplice luogo di passaggio dove bere velocemente un caffè. Come dai dati dell’infografica, può tranquillamente essere annoverato tra i modelli d’impresa cardine del sistema economico italiano.
È il punto di riferimento per chi vive costantemente fuori casa, luogo ideale dove poter fare una colazione o un aperitivo.
Se 5,4 milioni di italiani fanno colazione al bar, ben 1,3 milioni ci pranzano consumando panini, pizze, focacce, tramezzini e piatti più o meno veloci.
Oggi, quindi, offrire un prodotto veloce e di qualità, che faccia risparmiare tempo in cucina e nel servizio, è ciò a cui ogni gestore di bar dovrebbe mirare.
Dai dati FIPE emerge proprio questo!
Gli italiani consumano sempre più al bar, non soddisfare questa domanda significherebbe andare incontro a chiusura certa.
Quali sono i numeri dei consumi?
Perché gli italiani vanno al bar?
Secondo l’Ufficio Studi Fipe soprattutto per fare colazione: 5,4 milioni di persone consumano qui tutti i giorni il primo pasto della giornata, con una spesa media di 2,40 euro. A pranzo invece si parla di 1,3 milioni di persone, con una spesa media di 7,50 euro.
Venendo invece agli atti di acquisto, i prodotti maggiormente consumati al bar sono bevande calde (36,6), bevande alcoliche e aperitivi (13,3), brioches (12,6), prodotti cosiddetti “d’impulso” come snack e gelati (10,8), bevande analcoliche (10,4), acqua minerale (8,8) e infine panini o piatti (7,5).
Per quanto riguarda invece i prezzi, lungo lo Stivale un caffè al bar costa in media 1,00 euro, un cappuccino 1,30 euro, mentre per un panino si pagano 3,10 euro.
Fonte FIPE
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